homeLa VISITA CARDIOLOGICA è indispensabile ed insostituibile. Nonostante i progressi tecnologici la visita deve essere preceduta dall’attenta raccolta dei sintomi (anamnesi) e dalla valutazione di esami  precedentemente eseguiti; è il primo approccio con il paziente che viene a sottoporsi alla nostra osservazione, vuoi per una consulenza cardiologico-internistica, vuoi per un ceck-up, prima di eseguire qualunque altro accertamento strumentale, dal più semplice al più complesso.

Compito del Medico esperto, nella fattispecie del Cardiologo esperto, che lo differenzia da un medico superficiale e poco  attento, poco amante del suo lavoro, è raccogliere una buona anamnesi; è analizzare i sintomi che il paziente riferisce spontaneamente, o che per pudore od inconsapevolezza tende a sminuire o a nascondere; il Medico deve a volte solo raccogliere le risposte che spesso sono pronte, ma altre volte deve “estorcere” le stesse risposte con domande e domande per arrivare ad un solo dato anamnestico certo ed utile per la diagnosi. Si dice che la raccolta di una buona anamnesi  permetta di raggiungere la diagnosi molto più semplicemente e rapidamente, ma soprattutto senza che il percorso venga deviato da notizie inutili, superflue o fuorvianti. Nessuna tecnologia, per quanto sofisticata, può sostituire l’approccio clinico.

E’ quindi vivamente consigliabile che un primo approccio a qualunque paziente avvenga con la raccolta di una buona anamnesi e con una visita completa che non riguardi solo il cuore, ma anche il circolo periferico (le arterie e le vene), l’apparato respiratorio, l’addome inteso  come apparato digerente ed apparato genito-urinario, ed ancora il sistema nervoso e l’apparato osteo-articolare, preceduta od accompagnata dalla rilevazione della pressione arteriosa, mai fatta una sola volta, ed alla prima visita eseguita su entrambi gli arti superiori, a paziente seduto, rilassato, in ambiente adeguatamente climatizzato.