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L’ELETTROCARDIOGRAMMA BASALE (ECG), è sicuramente l’esame più“vecchio” che venga usato in cardiologia e costituisce, dopo la visita, un primo passo fondamentale durante il percorso diagnostico di un paziente; capace di dare tante informazioni se letto con occhio esperto, il più delle volte si modifica quando il cuore ha già subito danni  talora irreversibili o talvolta, per contro, evidenzia delle anomalie che se non inserite nel giusto contesto clinico possono generare tanti falsi quanto dannosi ed ingiustificati allarmismi.

Si basa sulla registrazione dell’attività elettrica del cuore e permette di valutare: 1) la presenza o meno di aritmie ed il loro tipo; 2) la presenza di segni di ischemia pregressa (infarto) od in corso; 3) la presenza di segni che indichino indirettamente una dilatazione delle cavità cardiache od un’ipertrofia (aumento di spessore) delle pareti di tali cavità.

Oltre al suo valore diagnostico iniziale, mantiene anche una notevole importanza nella valutazione di miglioramenti o peggioramenti delle condizioni cliniche cardiologiche del paziente.